Da bravi italiani non ci facciamo mai mancare la pasta in tavola, e di certo non ci sorprende sapere che c’è chi la mangia almeno una volta al giorno, e chi addirittura due, sia a pranzo che a cena. La pasta è in effetti un alimento di punta nella dieta mediterranea, che ha anche il gradimento dei turisti a cui capita di assaggiarla per la prima volta: spesso se ne innamorano, e non riescono più a farne a meno.
Ma tra le diverse tipologie di pasta, la pasta trafilata al bronzo è quella che sembra avere qualcosa in più rispetto alle altre, anche dal punto di vista del gusto. Vediamo perché.

Intanto bisogna precisare che cos’è la trafilatura al bronzo. Si tratta di una tecnica tutta italiana che consente di ottenere la pasta nella sua forma definitiva. Bisogna infatti far passare l’impasto attraverso una matrice, detta anche filiera, munita di fori, la cui forma e la cui dimensione variano: il foro in sé, nella sua struttura, determina la forma ultima della pasta. Anche grazie a una serie di lame che, ruotando, tagliano l’impasto che fuoriesce dai fori, dando quindi a ogni tipo di pasta – penne, rigatoni o spaghetti che siano – la lunghezza con la quale la si trova nei sacchetti, pronta per la vendita.
Ma perché pasta trafilata al bronzo? Semplice: perché la matrice attraverso cui passa l’impasto è di bronzo. Particolare non da poco: il bronzo rende infatti la pasta di una porosità e di una rugosità superiori rispetto agli altri tipi di pasta ottenuti con una diversa tipologia di trafilatura.
Il che ci porta a rispondere a chi eventualmente dovesse chiedere perché la pasta trafilata al bronzo è più buona: la sua porosità e la sua rugosità le consentono di assorbire al meglio i condimenti, a tutto vantaggio del nostro palato. E per dovere di completezza: con la trafilatura al bronzo l’essiccazione della pasta, che incide in maniera significativa sulla qualità della stessa, avviene a temperature molte basse e in tempi molto lunghi, con conseguente maggiore mantenimento delle sostanze nutritive presenti nell’impasto.

A ben vedere, però, il tempo che viene impiegato nella lavorazione della pasta trafilata al bronzo non è il più adatto per le produzioni industriali, tanto che i produttori si sono trovati costretti a ottimizzare il proprio lavoro, dal punto di vista del tempo a propria disposizione, ricorrendo a un diverso tipo di trafilatura, quella al teflon. Il processo della pasta trafilata al teflon è in tutto simile al processo della pasta trafilata al bronzo, salvo che il teflon, per sua composizione, diversamente dal bronzo non rende la pasta porosa e rugosa, ma sostanzialmente liscia. E in ogni caso, le semole utilizzate per l’impasto da trafilare al teflon, essendo spesso di una qualità inferiore rispetto a quelle utilizzate per l’impasto da trafilare al bronzo, non riuscirebbero a sostenere le matrici della trafilatura in bronzo, che mettono a dura prova la compattezza dell’impasto stesso.
Sia come sia, se vi fosse venuta voglia di pasta trafilata al bronzo, potreste venire nei nostri negozi ad acquistarla: i marchi di cui disponiamo sono delle vere e proprie eccellenze nel panorama italiano del settore, quindi garanzia di qualità!
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