La cooperativa sociale Cascina Biblioteca di Milano

La cooperativa sociale Cascina Biblioteca si trova nella periferia est di Milano, poco distante dal parco Lambro.

È lunga la sua storia: pare sia stata proprietà del cardinale Federico Borromeo e della Biblioteca Ambrosiana; negli anni Sessanta del secolo scorso venne acquistata dal comune di Milano, che più o meno venti anni dopo ne diede in affitto una parte ad Anffas, Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale.

È una realtà non profit, la cooperativa sociale Cascina Biblioteca, come del resto il Consorzio Sir, che coopera proprio con Cascina Biblioteca.

Oggi la cooperativa sociale Cascina Biblioteca è sinonimo di accoglienza e integrazione: nelle parole del responsabile degli inserimenti lavorativi Thomas Giglio, Cascina Biblioteca «è una cooperativa A+B: facciamo cioè servizi alla persona e portiamo avanti progetti di inserimento lavorativo di persone svantaggiate».

Come Mohamed e Yayah, due ragazzi africani che dalla cooperativa sociale Cascina Biblioteca hanno ottenuto un contratto di tirocinio prima e un contratto a tempo indeterminato poi, vista la necessita di braccia volenterose che lavorino nei campi della Cascina Biblioteca: nel 2017 è stato infatti avviato il processo di conversione al biologico, e nel 2019 è arrivata anche la certificazione, che fa della cooperativa sociale Cascina Biblioteca una realtà bio a tutti gli effetti.

Ma nel percorso di crescita della cooperativa sociale Cascina Biblioteca hanno giocato un ruolo fondamentale anche la collaborazione con Antonio Corbari, presidente di Aiab, Associazione Italiana Agricoltura Biologica, e la fusione con Cascina Nibai, agriturismo e spaccio agricolo, che a Cernusco sul Naviglio alleva galline ovaiole, polli e suini.

Nei campi della Cascina Biblioteca gli ettari coltivati a ortaggi sono tre, otto a cereali e dieci a fieno. I prodotti di stagione sono però il punto di forza di Cascina Biblioteca; infatti, confessa la responsabile del settore agricolo Vittoria Mambretti, «li vendiamo nella nostra bottega solidale, Insalata Matta, che è aperta tutti i giorni. Poi riforniamo la mensa e la Trattoria Solidale, gestita da Consorzio Sir, all’interno della Cascina, e alcune residenze dove accogliamo persone svantaggiate. L’anno scorso abbiamo venduto 800 quintali di verdura, il fatturato è stato di 100mila euro».

Numeri a ben vedere rassicuranti, che non hanno subito un contraccolpo nemmeno con il dilagare del Coronavirus: sempre Vittoria Mambretti dichiara di aver «scritto ai clienti, cercando di farli partecipi del nostro progetto. Abbiamo detto loro che sì, da noi avrebbero comprato prodotti biologici e a chilometro zero, ma non solo. Avrebbero anche aiutato alcuni migranti ad avere una vita più dignitosa. Questo coinvolgimento della clientela ha avuto effetti positivi. In poche settimane il lavoro è cresciuto. Tra marzo e aprile abbiamo venduto 300 quintali di verdura».

E noi di NaturaSì non potevamo di certo restare indifferenti al cammino svolto negli anni dalla cooperativa sociale Cascina Biblioteca: i loro valori, accoglienza, integrazione e bio sono anche i nostri valori.

Vi aspettiamo nei nostri negozi di Segrate e Solaro, ci trovate nella provincia di Milano, più precisamente a Segrate, molto vicino alla stazione ferroviaria di Pioltello, e a Solaro, poco distante da Saronno.

A presto!